Segnalo da "Cittadini in Rete" un dettagliato articolo di Claudio Sampaolo pubblicato il 4 dicembre 2010 dal Giornale dell'Umbria a pag 10 dal titolo: " Rifiuti, sulla Tia torna l'Iva mascherata " nell'ambito di un'inchiesta a puntate.
Nel 2010 l'amministrazione comunale di Perugia ha riscosso dai cittadini la Tia senza Iva, seguendo le disposizioni alla Corte di Cassazione che ha escluso l'applicazione dell'Iva alla Tia perchè si tratterebbe di "una tassa su una tassa". Nel contempo però, per questo primo anno di contratto ha dovuta pagare alla Gesenu una fattura di 48 milioini di euro, che la Gesenu in quanto concessionaria del servizio è stata obbligata a gravare di Iva. Ecco la vera giustificazione della " bolletta di conguaglio " che sta arrivando a famiglie ed imprese del nostro comune, giustificazione che però non è esplicitata nella lettera allegata al bollettino ( e viva la trasparenza! ). Ma in questo ulteriore balzello sono stati inseriti anche altri 2 milioni di euro stabiliti dal Consiglio Comunale con la delibera n.81 del 26 aprile scorso; precisamente 450 mila euro per la raccolta differenziata in orari notturni nel centro storico e 1.468 mila euro per estendere il "porta a porta" nelle aree periferiche.
La delibera è stata adottata praticamente dalla unanimità dei presenti, sia della maggioranza che dell'opposizione. Ma il paradosso è che nella stessa seduta l'assewmblea ha approvato anche un emendamento che stabilisce di " dare
mandato ai propri consiglieri in seno al consiglio di amministrazione della Gesenu di intervenire affinchè i maggiori gettiti derivanti dall'aumento della differenziazione dei rifiuti siano in prospettiva destinati alla riduzione
della Tia".
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