lunedì 16 agosto 2010

Ferragosto in carcere 2010 : sintesi delle visite a Perugia e Terni effettuate dai Radicali

Dichiarazione di Liliana Chiaramello ed Andrea Maori, segretaria e tesoriere di Radicaliperugia.org e di Francesco Pullia, membro della direzione di Radicali Italiani

Sovraffollamento, , assistenza sociale al minimo, ancora non utilizzazione del Centro clinico di Perugia perché considerato dalla Regione non a norma, sotto dimensionamento del numero delle guardie carcerarie, poche risorse sanitarie in primis psicologi che lavorano da liberi professionisti ma per poche ore alla settimana. Disinteresse della Regione alla nomina del Garante dei Detenuti

Sono sostanzialmente questi i problemi più importanti riscontrati nella visita al nuovo Complesso penitenziario di Perugia Capanne effettuata dal deputato europeo Niccolò Rinaldi insieme alla segretaria di Radicaliperugia.org Liliana Chiaramello

Colpisce, rispetto ai dati presi il 15 agosto 2009 durante un’altra visita ispettiva coordinata dai Radicali, l’aumento dei detenuti presenti che è passato a 558 a fronte dei 516 che dovrebbero esseri di regola. Se poi si considerano i dati al ferragosto 2008 il numero è più che raddoppiato dato che allora il numero era pari a 243. Come abbiamo avuto modo di verificare, soprattutto nella sezione maschile, siamo ancora sotto lo standard di vivibilità dei 7 mq previsti dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo. Infatti se le celle sono a norma (9 mq) alcune invece di 2 contengono 3 detenuti, uno dei quali deve dormire su un materasso per terra. La quantità giornaliera di cibo risulta essere inferiore rispetto al numero effettivo dei detenuti poiché è regolata in base a quanti detenuti dovrebbero esserci. Per quanto riguarda il Centro clinico, si attende una prossima apertura. Ciò consentirebbe la centralizzazione di molti servizi sanitari per le quattro carceri della Regione con notevole vantaggio anche nelle spese di gestione dello spostamento dei detenuti. Altra situazione da segnalare è la sottodimensione, rispetto alla pianta organica, del personale di polizia penitenziaria. Gli assegnati sono 246,a fronte delle 379 previste.

Colpisce l’alto numero dei detenuti in attesa di giudizio, pari al 60%. Per i detenuti sono previste attività ricreative tra cui corsi di informatica dal lunedì a giovedì per circa 1 ora al dì ma, parlando con i detenuti, è emerso che gli stessi lamentano l’assenza di lavoro interno e di altre attività ricreative.

Per quanto riguarda la situazione nel carcere di Terni, visitato dal deputato radicale Maurizio Turco e da Francesco Pullia della direzione di Radicali Italiani, va segnalato anche qui l’alto numero di detenuti presenti, ben 335 a fronte dei 216 regolarmente posti, anche se siamo ancora al di sotto della capienza tollerata che e pari a 350. Colpisce l’alto numero di detenuti tossicodipendenti, pari ad 82, di cui 14 in terapia metadonica e detenuti con patologiche di tipo psichiatrico, pari a 70. Numerosa la percentuale di stranieri, 164 quasi la metà del totale.

A seguito di queste visite, non possiamo che denunciare ancora una volta come la mancanza della presenza del “Garante dei Detenuti”, così come previsto ormai da 4 anni dalla legge regionale del 18 ottobre 2006, n.° 13 sia un altro segno del disinteresse complessivo della classe politica regionale a seguire con attenzione il mondo carcerario che nella nostra regione coinvolge migliaia di cittadini detenuti e di agenti di custodia.

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