mercoledì 11 novembre 2009

Testamento biologico, un invito al senatore Ronconi

testamentoRiportiamo integralmente l'articolo pubblicato sull'editoriale di Umbrialeft, dal titolo "Atto illegittimo ed inapplicabile. Ci opporremo con ogni mezzo", del senatore Maurizio Ronconi (UDC), al quale risponde in calce il dottor Tommaso Ciacca, membro della Direzione Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.

"Sarebbe assolutamente illegittimo ed inapplicabile il cosidetto 'registro dei testamenti biologici', di cui una bozza già circola negli ambienti consiliari del Comune di Perugia": lo dice il presidente Udc dell'Umbria, Maurizio Ronconi. "Nessuna iniziativa di tal genere è applicabile - sottolinea Ronconi in una dichiarazione - in assenza di una legge nazionale che è ben lungi dall'essere approvata. Ci si trova di fronte ancora una volta ad un tentativo ideologico ma inefficace, buono solo a caratterizzare una sinistra ancora costretta dai lacci di un laicismo radicale. L'Udc si opporrà a questo tentativo - conclude Ronconi - con ogni mezzo politico e se necessario anche giudiziario denunciando nel contempo il tentativo di voler introdurre, almeno simbolicamente, un giudizio permissivo verso pratiche eutanasiche".

Caro Senatore, dibattiamo lealmente sul testamento biologico.
Se, come è auspicabile, si vuole contribuire al dibattito sul testamento biologico, premessa irrinunciabile è riconoscere come quest’ultimo sia strettamente legato al principio del consenso informato, accettato da tutti e obbligatorio per legge. Parliamo quindi della possibilità di accettare o rifiutare cure quando non si è più in grado di esprimere appunto quel consenso informato al quale oggi, medici e pazienti si attengono ogni giorno in Italia.
Il senatore Maurizio Ronconi, con il suo intervento che ho letto su “Umbrialeft”, fa un atto che non onora il suo status parlamentare per il grave danno all’informazione che dichiarazioni come questa offrono ai cittadini. Mi rivolgo quindi al senatore perché per le sue argomentazioni faccia forza sul senso di responsabilità, sulla sua capacità di approfondimento culturale e su quel rispetto per le altrui opinioni che dovrebbe essere pane quotidiano in democrazia.
Innanzitutto Egli afferma che il registro comunale dei testamenti biologici sarebbe “illegittimo e inapplicabile” e questo è falso, perché sono decine i comuni nel nostro Paese che se ne sono dotati (anche grandi città come Genova, Firenze, Pisa e Cagliari ecc…) e altrettanti hanno iniziato l’iter per istituirli. Denunciando poi il “tentativo di voler introdurre, almeno simbolicamente, un giudizio permissivo verso pratiche eutanasiche”, dimostra come la volontà che sostiene le sue parole, sia quella di creare confusione e smarrimento sollevando strumentalmente altri argomenti altrettanto importanti (ma che non c’entrano in questo caso) come quello dell’eutanasia.
D’altronde il senatore non è nuovo a questo genere di dichiarazioni : esattamente due anni fa, nei giorni in cui si svolgeva la vicenda di Piergiorgio Welby , paventava si volesse “introdurre surrettiziamente l’eutanasia” . E’ stato smentito dai fatti e dalle decisioni giudiziarie che hanno riconosciuto al Dott. Mario Riccio di aver compiuto il suo dovere di medico.
La informo Senatore che al Comune di Perugia oltre alla bozza di mozione di ordine del giorno a cui fa riferimento (e che speriamo venga discusso quanto prima) c’è una petizione popolare depositata un mese fa e un'altra lo sarà in questi giorni (mi riferisco alle iniziative messe in campo dai radicali e dal circolo perugino dell’UAAR).
Dibattiamo Senatore, scontriamoci sui contenuti, ma facciamolo in modo leale. Sono convinto che può esserne capace.

Tommaso Ciacca
Direzione Nazionale Associazione Luca Coscioni

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