Dichiarazione di Andrea Maori, membro della Direzione dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti
I dati, recentemente diffusi e riferiti al 2008, della Relazione annuale della direzione centrale per i servizi della Polizia di Stato sono purtroppo inequivocabili: l'Umbria è da anni ai primi posti, allorquando il dato viene rapportato alla popolazione residente, per numero di decessi per abuso di sostanze stupefacenti accertati dalle Forze di Polizia. Non solo ma Perugia è la terza città italiana per numero di morti, dopo Roma, Napoli e Perugia. Al posto delle ronde, recentemente approvate dalla Camera dei Deputati, ci aspetteremo provvedimenti sulla sicurezza, che riducano l'insicurezza dei cittadini attraverso l'aggancio dei tossicodipendenti sommersi. Occorrerebbero quindi narcosale, luoghi sicuri di approccio delle persone tossicodipendenti, luoghi dove il consumo di sostanze stupefacenti viene fatto al sicuro da criminalità e da problemi sanitari; occorrerebbero, “pill test” per l’esame chimico immediato, sul campo, in strada, delle sostanze utilizzate dai consumatori, per scongiurare la diffusione di partite di droga adulterate; invece, il Dipartimento Politiche Antidroga ci propina un sedicente “Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe” (http://allerta.dronet.org/), che prevede ben 12 (dodici) passaggi di informazioni; quando abbiamo i risultati, il cittadino consumatore ha avuto il tempo di crepare 12 volte!
Ci auguriamo che nella attuale fase campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e l'elezione del nuovo Sindaco anche il tema della sicurezza pprocciato con una visione aperta verso la riduzione del danno sia uno dei temi centrali del dibattito politico.
giusto andrea ma potremmo anche partire da piccole cose....maggiore utilizzo e quindi maggiori risorse per l'unità di strada e macchinette scambia siringhe accanto alle farmacie o....altro posto da definire e poi come da tempo ha detto la cgil un servizio per tossicodipendenti che non sia di attesa ma che sia dislocato nei distretti sanitari articolato in varie strutture e faccia sopratutto prevenzione....insomme le idee ci sono e le risorse?
RispondiEliminaIo non credo che le politiche di bassa soglia costino molto. Anzi, sono assolutamente convinto che un loro sviluppo siano un incentivo alla razionalizzazione dei servizi in relazione all'efficienza dei contatti con le persone tossicodipendenti. Se poi non si investono risorse poi in un settore come questo, in una città dove il problema è diventato drammatico, allora siamo alla miopia più assoluta.
RispondiEliminaTemo che anche in questa campagna elettorale si parli di sicurezza come tema per esorcizzare la paura individuale, senza una vera progettualità.
Concordi?
Andrea
Io credo che politicamente siano imroponibili le 'narcosale'. Sono ntiproibizionista da semère, ma, purtroppo in quasi 100 anni da quando la prima sostanza è stata diichiarata illegale formalmente, le politiche di approccio 'vincenti' per sconfiggere l'USO di sostanza sono stte scarse. Quello delle narcosale, secondo me è un tipo di discorso che può esser fatto solo DOPO averne fato uno, e per anni, più basilare: l'EDUCAZIONE: che cos'è la DROGA? In realtà il cttadino medio ha uninformazione del tutto distorta a livelo di base. CHI è in realtà il drogato, nell'anno 2009? I dati del ministeo dell'interno, accessbili a tutti sull'uso di droghe in italia sono allarmanti anche per me che ne faccio uso. La percentuale dei giovani che si fanno è in amento la cocaina è arrivata a 40 euro al grammo nella piazza di perugia, a 20 in quel d Napoli. Oggi il drogato lavora, studia, è perfettamente integrato nella società. Il primo approccio secondo me è iniziare con un'ora alla setimana alle scuole elementari sull'educazione contro i veleni. Innanzitutto basta chiamarla DROGA sono dei veleni e come tutti i veleni se assunti fanno male, magari non subito ma ti uccidono, solo un approccio di questo tipo, anni e anni di educazione a livello globale, potrà portare ad una consapevolezza a livello di società di cos'è veramente la droga e ad un calo nei consumi, ad un accetazione del 'drogato' come persona con seri problemi di salute e alla depenalizzazione della sostanza. Solo una società malata può mettere fuori legge una pianta. Ha dell'assurdo ma ci rendiamo conto? Un vegetale fuorilegge!!!!. Fra quache generazione rideranno di una cosa così. La gente ha il terrore dei drogati, magari ignorando che il marito sifà di nascosto, oppure la figlia di 14 anni fà prestazioni sesuali al tunisno di turno per una dose ( ho visto con i miei occhi 'adescamenti' del genere) ... Finchè non si cercherà di COLPIRE LA DOMANDA con un approccio culturale non si arriverà a niente. ARRESTARE UN DROGATO non fà che dire a quella persona. se hai problemi noi te li aumentiamo: siamo tuoi nemici BASTA non se ne può più di uno scontro PROIBIZIONISTI - ANTI PROIBIZIONISTI non ha senso è contro producente, è ideologco e non fà che aumentare il numero delle pesone che si incurioscono perchè alcuni dicono che non à niente altri dicono che fà male? insieme ai funghi, al veleno dei serpenti, a quello delle meduse c'è la resina di alcune piante da cui bisogna stare lontani; a chi invece vuole stargli vicino? Che ci stia,ma questa fase dovrà avvenire SOLO DOPO CHE TUTTI, NEL MONDO, SAPRANNO COS'E REALMENE LA DROGA COSA PROVOCA solo allora si potrà iniziare a leglizzarla, in modo controllato, iniziando con quelle leggere, che non fanno malissimo, ma, per esempio disturbano lo studio, togliendogli tante capacità quando si è sotto effetto. Basta togliere patenti a chi fà un uso 'una tantum' di sostanze: ci sono test che ti dicono se sei soto effeto? allora non puoi guidare e te la tolgo. Ma se l'effetto è passato allora si può guidare , sei una persona come le altre; escluderlo dalla società, magari facendogli perdere il lavoro non fà altro che farne un tossico incallito "vecchio stampo", un POTENZIALE CRIMINALE (allora sì, pericoloso) che ruba, o scippa, o spaccia, o si prostituisce; in primo luogo PER POTER MANGIARE e poi per poter anche drogarsi.come poter fare tutte le altre cose che tutti fanno..
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