Questione mense: fortemente negativi
i risultati della nuova gestione.
L’amministrazione cambi passo e torni a condividere le scelte con i genitori
L’amministrazione cambi passo e torni a condividere le scelte con i genitori
Giunti ormai alla fine dell’anno scolastico, si possono tirare le somme sull’operazione
portata avanti dall’amministrazione comunale nella gestione delle mense
comunali togliendo ai comitati mensa la gestione degli acquisti delle
derrate alimentari affidandola al gestore privato.
E’ stato un
flop pressoché totale.
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I costi non
sono diminuiti, anzi sono forse aumentati in un contesto nel quale una
riduzione avrebbe dovuto comunque esserci in virtù delle grammature inferiori
predisposte dalla Asl e dell’uso dell’acqua del rubinetto anziché in bottiglia.
E’ vero che il costo del pasto unitario è passato da 4,92 a 4,88 Euro, ma si
tratta di un calo fittizio perché completamente controbilanciato dai consumi di
acqua e corrente elettrica nelle cucine che venivano prima rimborsati dal
gestore al Comune mentre da quest’anno sono inglobati nelle tariffe. Inoltre
nel polo di San Sisto dove il servizio è rimasto invariato, perché il gestore
già da qualche anno si occupava dell’acquisto del cibo, il costo è aumentato
inspiegabilmente da 4,58 a 4,88 Euro;
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Ci sono
maggiori criticità nella qualità del servizio (acqua con nitrati elevati,
il ritorno della plastica, alcune non conformità sulla qualità del cibo,
porzioni scarse, ecc.);
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Si sono
compromessi i rapporti con i genitori che non sono stati più considerati
come preziosi alleati del Comune, ma come un elemento fastidioso da scansare e
oggetto di continue campagne di screditamento; viceversa abbiamo assistito a
una pericolosa vicinanza tra amministrazione comunale e gestore che dovrebbero
invece avere un rapporto tra controllore e controllato. Invece non si applicano
le penalità per le non conformità accertate, non c’è vigilanza su attività e
progetti promessi dalla ditta nell’offerta tecnica con la quale ha vinto la
gara di appalto e di cui si è visto poco o nulla e per avere controlli degni di
questo nome e migliorie sulla qualità del servizio in corso d’opera dobbiamo
solo ringraziare la caparbietà e la competenza dei comitati genitori.
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Rinuncia ai
residui di gestione che i genitori riuscivano a fare (circa 150 mila euro
all’anno) e che venivano reimpiegati in attività extrascolastiche e acquisto di
attrezzature, fattispecie prevista nero su bianco nel contratto di convenzione
tra Comune e genitori (art. 6), quando invece abbiamo dovuto assistere a un
campionario di inesattezze, culminate con dichiarazioni diffamatorie in
Consiglio Comunale secondo le quali ricadevano nei genitori responsabilità
penali per distrazione di fondi.
Difronte a tutto questo non chiediamo le dimissioni di
nessuno, sono giochetti di bassa politica che non ci interessano e che lasciamo
fare volentieri a chi li sa fare, piuttosto siamo interessati a trovare le
soluzioni.
Pertanto chiediamo
all’amministrazione di riavvolgere il nastro, fare un passo indietro e
sfruttare questa importante risorsa di cui può disporre che sono i comitati
genitori. Non siamo qui a chiedere che si torni per forza al sistema di
gestione in vigore fino allo scorso anno, ma esistono altre soluzioni e altri
strumenti possibili e anziché continuare a fare di testa propria per informarli
(e non sempre) a giochi fatti con i risultati che abbiamo visto, li ascolti e
condivida con loro le scelte.
Noi radicali abbiamo sostenuto al primo turno il vicesindaco
Barelli e al ballottaggio abbiamo convintamente appoggiato il sindaco Romizi
sulla base di un accordo tra Barelli, Romizi e Waguè di cui vale la pena
ricordare i primi due punti: trasparenza
e partecipazione; valorizzazione delle associazioni e dei comitati quali
presìdi di comunità e interlocutori privilegiati dell’amministrazione.
Nella questione delle mense scolastiche abbiamo assistito
all’esatto contrario, per cui richiamiamo
il Sindaco e l’intera giunta a rispettare quell’accordo in tutti gli ambiti
della loro azione.
Michele
Guaitini – segretario Radicali Perugia
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