Assemblea
Regionale dell’Umbria: da mercoledì in discussione la nomina del Garante
regionale dei detenuti. Radicaliperugia.org propone votazioni ad oltranza
contro i veti incrociati.
L’ordine del giorno della seduta di mercoledì 6 aprile dell’Assemblea Regionale dell’Umbria prevede l’elezione
del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o
limitative della libertà personale (Garante dei detenuti).
Si tratta di un buon segnale che può far uscire dalle
sabbie mobili della Regione un provvedimento che ha la sua importanza per le
politiche sociali umbre.
Quello del Garante è un organismo che esiste in
tantissimi Paesi democratici e richiesto dalle Nazioni Unite. Infatti è un
organo indipendente di controllo e di ispezione sui luoghi di detenzione così
come previsto da protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la
tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto
ma non ratificato dall’Italia.
La discussione di mercoledì (se verrà confermata dati i precari equilibri nell’Assemblea) arriva
dopo ben sette mesi di scadenza del lavoro del precedente Garante, il professor
Carlo Fiorio. Ulteriori ritardi rischiano di vanificare il suo lavoro
fatto di una rete di supporto, di dialogo e informazione sulla realtà
carceraria in Umbria avviando una positiva esperienza di rafforzamento
delle garanzie.
L’elezione è però a rischio per un altro motivo: la
legge prevede per le prime tre votazioni la maggioranza qualificata, dalla
quarta votazione la maggioranza assoluta dei consiglieri regionali.
Il rischio quindi è che i tempi si possono allungare
ulteriormente.
Per questo proponiamo votazioni ad oltranza fino al
raggiungimento dell’elezione. Sarebbe un buon segnale di interesse
dell’Assemblea verso la realtà regionale dell’Umbria.
Michele Guaitini, segretario di radicaliperugia.org
Andrea Maori, tesoriere di radicaliperugia.org
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