mercoledì 21 gennaio 2015

"La libertà è terapeutica". Intervento di Eleonora Favaroni sulle recenti iniziative di Radicaliperugia.org e Alternativa Riformista Umbria

Intervento di Eleonora Favaroni, attivista sociale, sulle  iniziative di questi giorni di RadicaliPerugia.org e Alternativa Riformista Umbria
Ringraziamo Eleonora e volentieri pubblichiamo

Si è svolto pochi giorni fa il sit-in organizzato dai Radicali e da Alternativa Riformista  per l’approvazione della legge sui cannabinoidi.  Il 19 gennaio 2015 alle 15.30 davanti all’ingresso  di palazzo Donini , sotto il manifesto gigante trionfante e pendente dal terrazzo  con la scritta “Pace libertà e democrazia “ in solidarietà con quanto successo a Parigi  questi giorni si è riunito il gruppo dei manifestanti.
Davvero strano e stridente che tale parola echeggi in un contesto chiuso e moralistico come quello perugino  dove riguardo la suddetta  legge  sui farmaci a base di cannabinoidi  presentata nell’Aprile 2014 e riproposta dai Radicali guidati da Andrea Maori non sia stata ancora emanato un protocollo programmatico.
Il Consigliere Mariotti promette che subito si discuterà sul da farsi.
 In Italia i primi studi e le proposte per l’inserimento  di farmaci  a base di cannabis erano già state approvate  dal Consiglio dei Ministri italiano nel 2006.
Gli studi  e le ricerche sono stati condotti  del neurofarmacologo  dottor Gian Luigi Gessa , direttore del Dipartimento di Neuroscienze  dell’Università.
Noto promotore degli usi terapeutici della cannabis è stato il prof. Lester Grinspoon , psichiatra dell’Università Harvard che ha indicato possibili indicazioni  terapeutiche confermate a favore dei farmaci cannabinoidi: nausea, ansia, depressione, spasticità, dolore neurogeno, asma, glaucoma,disordini del movimento.
Il Canada è stato il primo Paese  ad autorizzare  il commercio del SATIVEX per il trattamento  del dolore neuropatico  dei malati di sclerosi multipla  e cancro.
Anche USA e Madrid  hanno dimostrato  che il principio attivo della marijuana , il THC, potrebbe avere effetti antitumorali .
Visto che si  spendono miliardi di euro  per ricerche  spesso inutili e interminabili , farmaci  che si rivelano   e dannosi ,trattamenti obsoleti , inefficaci e violenti, finanziati e promossi dalle big Pharma in accordo con  cliniche, ospedali, Aziende ospedaliere sarebbe più intelligente e giusto approvare alternative valide e sperimentabili  a beneficio reale della salute della persona . Le alternative sono la vera cura e dovere civico e umano . Allora si può davvero parlare di diritto alla salute.


ELEONORA FAVARONI  attivista sociale 

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