Radicaliperugia.org,
sulla trasformazione dell’E45 in autostrada appoggiamo le iniziative che
chiedono la consultazione dei cittadini e la massima trasparenza
Il
28 gennaio scorso il consiglio regionale dell’Umbria – con un dibattito superficiale e scarsamente diffuso – ha
approvato la decisione di trasformare l’attuale E45 in autostrada. L’opera
costerà tra gli 8 e i 10 miliardi di
euro in gran parte derivanti da privati investitori mediante project financing,
cioè capitali privati da remunerare tramite pedaggio. Si tratta di un’operazione infrastrutturale di notevole importanza
dagli impatti ambientali e dagli esiti
incerti.
Infatti,
solo per citare un esempio, - affermano
Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org - per la
remunerazione dei tanti miliardi previsti, la
nuova autostrada dovrebbe veicolare un numero di auto e camion molto superiore
all’attuale traffico, con il rischio concreto che gli investitori privati
potranno avere ogni pretesto per non andare avanti nei lavori (come sta
succedendo da anni per la Salerno-Reggio Calabria) per avere poi la possibilità
di lucrare meglio sul pedaggio sicuro, che inevitabilmente verrà inserito per
remunerare il progetto. La nostra quindi
non è una opposizione ideologica
alle cosiddette grandi opere ma abbiamo forti dubbi su utilità e rapporto costi/benefici.
L’Umbria non ha bisogno di questo
tipo di infrastrutture, ma innanzitutto chiedere la manutenzione ordinaria,
costante della E45 e delle altre strade e superstrade che, se tenute in buone condizioni, sono ampiamente
sufficienti.
A
questa regione servono occasioni di lavoro diffuso, utile, coerenti con le
vocazioni territoriali – senza escludere l’edilizia, ovviamente - cospicue e
durature che possono essere garantite alla nostre imprese solo da un piano di
manutenzione straordinaria delle strade, delle scuole, dalla messa in sicurezza
del territorio: dicono niente le frane?, e le alluvioni?, e lavori di riqualificazione,
recupero dei centri storici... insomma l'esatto contrario di opere faraoniche,
dispendiose, inutili. In questo quadro vanno esaminate le compatibilità e
le occasioni derivanti dal potenziamento delle infrastrutturali nel campo
ferroviario per potenziare i
collegamenti con l’aeroporto e con le linee dell’alta velocità.
Per questo appoggiamo tutte le
iniziative – concludono Maori e Guaitini - che sul progetto chiedono la massima
trasparenza e partecipazione diretta dei cittadini.
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