sabato 8 febbraio 2014

Lettera al direttore del Corriere dell'Umbria, Anna Mossuto "Il neretto di Sandro Allegrini"


Gentile direttore,
come gruppo radicale interessato alle tematiche e ai metodi nonviolenti nell’azione politica, volevamo segnalare la curiosa abitudine del vostro giornalista Sandro Allegrini all’uso del neretto gerarchico. Nel dar conto dell’incontro avvenuto lo scorso 22 gennaio all’Università per Stranieri di Perugia sull’amicizia fra Walter Binni e Aldo Capitini, il vostro collaboratore è riuscito abilmente a mettere in evidenza lo spazio (Palazzo Gallenga), l’ospite (rettore Giovanni Paciullo), i graditi partecipanti ( ad esempio il presidente della Fondazione Capitini), i relatori uomini con le loro qualifiche (Lanfranco Binni e Mario Martini) mentre le donne che avevano pensato e organizzato materialmente l’incontro – fra cui una relatrice –  sono passate abbastanza inosservate ai suoi occhi.
Naturalmente, per citarle, le ha citate, ma nemmeno nella foto pubblicata a corredo della notizia quelle donne sono riuscite a trovare posto, visto che l’immagine scelta non inquadrava il tavolo dei relatori, bensì la sala (piena, grazie al crescente interesse verso i due grandi perugini). Evidentemente il vostro giornalista ritiene che le gerarchie convenga sempre tenersele buone: non sia mai che si possa diventare un giorno assessore alla cultura del comune di Perugia!
Proprio quello che ci serve: una cultura che nasconda le donne, sacralizzando le gerarchie e il … neretto! E pensare che  Binni e Capitini hanno impiegato tutte le loro energie di pensatori antifascisti, professori, uomini di azione per promuovere la democrazia dal basso e la valorizzazione di tutti!
Con questo spunto di riflessione, la salutiamo cordialmente,
radicaliperugia.org


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