Dall'home page del sito dell'associazione LettereRiformiste |
L’Associazione LettereRiformisteAltiero Spinelli aderisce alla richiesta promossa da Radicaliperugia e dai
rappresentanti delle Associazioni che in questi anni hanno lottato per il rispetto
della legge regionale n. 13 del 18 ottobre 2006 che istituisce la figura del Garante
delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale (Garante
dei detenuti) a che il Consiglio Regionale dell’Umbria proceda rapidamente alla
sua nomina.
Il Garante dei detenuti è una figura di
intermediazione, di tutela dei diritti di chi, il detenuto, se pur colpevole, è
portatore di diritti - alla salute, alle relazioni affettive, alla
corrispondenza riservata, alla privacy - che non possono essere disponibili in
quanto non è sulla loro compressione che si può basare la carcerazione. La stessa Carta Costituzionale sancisce “L'imputato
non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono
consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla
rieducazione del condannato” (Art.
27).
L’Associazione
ricorda l’incontro del 21 maggio 2008 con l’allora Presidente del Consiglio
Regionale, Mauro Tippolotti, dove si convenne pienamente sulla necessità di procedere celermente alla
designazione del Garante dei detenuti e del Difensore civico, a difesa della
trasparenza e dei diritti di tutti i cittadini, fuori e dentro il carcere, per
“garantire sempre di più la legalità nelle e delle istituzioni, come elemento
basilare per la crescita democratica della società regionale”. Il Presidente
Tippolotti rassicurò, inoltre, circa l’impegno del Consiglio regionale per
l’elezione del Garante dei detenuti e del Difensore civico: “I due atti,
approvati dall’Ufficio di presidenza nelle settimane scorse sono ora al vaglio
della commissione competente, e sarà mia cura seguire con attenzione l’iter dei
due atti”.
Ad ormai quattro anni da questo incontro ancora nessun Atto è
stato portato alla discussione del Consiglio Regionale e questo è intollerabile
ed al tempo stesso illegale: per la legge regionale istitutiva della figura del
Garante dei detenuti tale nomina doveva essere fatta entro novanta giorni dalla sua
promulgazione, cioè entro il 18 febbraio 2007.
Certamente non riteniamo tale figura esaustiva
dei problemi che attanagliano il nostro sistema penitenziario caratterizzato
tra l’altro dal sovraffollamento della popolazione detenuta e da carenze di
organico del personale, due fattori tra loro inversamente proporzionali: in
Umbria a fronte di una capienza regolamentare di 1.134 i detenuti presenti sono
circa 1.700; il personale penitenziario previsto è di 1.060, quello presente è
di 820 unità.
Di fatto ci troviamo in una situazione in cui mentre non sono
rispettati gli obiettivi di risocializzazione e di rieducazione si sono affermate
procedure di arresto e detenzione per casi per i quali potrebbero valere altre
tipologie di pena (la maggioranza dei detenuti si trova in carcere per
immigrazione clandestina, reato dichiarato illegittimo dalla Corte
Costituzionale, e di spaccio di stupefacenti) senza, peraltro, riuscire a
garantire il diritto ad una giustizia certa: la certezza della pena, la
sicurezza e la dignità dei cittadini.
L’Associazione LettereRiformiste Altiero Spinelli
nell’esprimere soddisfazione per l’accordo raggiunto tra i partiti di
maggioranza del Consiglio Regionale, richiama la responsabilità di tutto il
Consiglio a che si proceda in tempi rapidi alla nomina del Garante delle
persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale in modo trasparente, seguendo criteri di autorevolezza
e di competenza.
Nessun commento:
Posta un commento