Riportiamo qui sotto una nota dell'agenzia di stampa Adnkronos sulla posizione dell'associazione radicale Certi diritti che insieme ad altre associazioni e sindacati ha presentato il disegno di legge sulla regolarizzazione della prostituzione depoositato dai senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti.
La prostituzione va regolarizzata. A farsi paladina dei diritti delle lucciole, l'associazione Radicale Certi Dirittti che oggi, presentando il ddl sulla regolarizzazione della prostituzione gia' proposto in Senato dai radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, ha reso noto alcune cifre simboliche sugli "sprechi" delle retate anti prostituzione.
Dati del sindacato Silp-Cgil alla mano, l'associazione ha ricordato che, soltanto a Roma, delle 13.800 multe fatte alle prostitute in due anni, solo quattro ne sono state pagate. "E' uno scandalo -afferma Pia Covre, portavoce del sindacato per i diritti civili delle lucciole- che tanti soldi pubblici vengano sprecati per fare retate. Un vero e proprio apparato di guerra contro le lucciole mentre il Paese e' al collasso. C'e' poco da illudersi che per noi cambiera' qualcosa ma l'importante e' portare avanti il dibattito, fuori da ogni strumentalizzazione da campagna elettorale". Di cifre e spese parla anche Gianni Meuti, del sindacato di polizia Silp-Cgil. "Il costo medio giornaliero di un operatore di Polizia -spiega- e' di 110 euro lordi. A questo si devono aggiungere i costi a carico dello Stato per la benzina. E non va dimenticato che di solito le pattuglie organizzate per le retate anti prostituzione si compongono di due persone".L'esponente del Silp cita l'esempio di Bologna: "in tre mesi sono stati impiegati 250 operatori su 72 posti di controllo.Se poi pensiamo che tutto questo avviene a fronte dei tagli delle risorse che, dal 2008 al 2011, sono stati pari a 3 miliardi di euro...". Nel nostro Paese sono circa 70 mila le prostitute (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti. "Lo Stato - afferma Yuri Guaiana, segretario di Certi Diritti - deve concentrare forze e risorse nella lotta alla tratta e al racket. Non sperperare i soldi nelle retate
anti prostitute".
(Sin/Zn/Adnkronos)
21-APR-12 15:31
NNNN
La prostituzione va regolarizzata. A farsi paladina dei diritti delle lucciole, l'associazione Radicale Certi Dirittti che oggi, presentando il ddl sulla regolarizzazione della prostituzione gia' proposto in Senato dai radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, ha reso noto alcune cifre simboliche sugli "sprechi" delle retate anti prostituzione.
Dati del sindacato Silp-Cgil alla mano, l'associazione ha ricordato che, soltanto a Roma, delle 13.800 multe fatte alle prostitute in due anni, solo quattro ne sono state pagate. "E' uno scandalo -afferma Pia Covre, portavoce del sindacato per i diritti civili delle lucciole- che tanti soldi pubblici vengano sprecati per fare retate. Un vero e proprio apparato di guerra contro le lucciole mentre il Paese e' al collasso. C'e' poco da illudersi che per noi cambiera' qualcosa ma l'importante e' portare avanti il dibattito, fuori da ogni strumentalizzazione da campagna elettorale". Di cifre e spese parla anche Gianni Meuti, del sindacato di polizia Silp-Cgil. "Il costo medio giornaliero di un operatore di Polizia -spiega- e' di 110 euro lordi. A questo si devono aggiungere i costi a carico dello Stato per la benzina. E non va dimenticato che di solito le pattuglie organizzate per le retate anti prostituzione si compongono di due persone".L'esponente del Silp cita l'esempio di Bologna: "in tre mesi sono stati impiegati 250 operatori su 72 posti di controllo.Se poi pensiamo che tutto questo avviene a fronte dei tagli delle risorse che, dal 2008 al 2011, sono stati pari a 3 miliardi di euro...". Nel nostro Paese sono circa 70 mila le prostitute (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti. "Lo Stato - afferma Yuri Guaiana, segretario di Certi Diritti - deve concentrare forze e risorse nella lotta alla tratta e al racket. Non sperperare i soldi nelle retate
anti prostitute".
(Sin/Zn/Adnkronos)
21-APR-12 15:31
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento