venerdì 9 settembre 2011
Chiaramello e Maori su sanitopoli umbra: dalle pressioni per assunzioni alle esenzioni Ici ai finanziamenti degli oratori: i favori del mondo politico a quello ecclesiatico. Una voragine senza fine.
[caption id="attachment_1615" align="alignleft" width="150" caption="Albero della cuccagna"] [/caption]
Il clamoroso scoop pubblicato oggi da alcuni quotidiani umbri conferma nero su bianco quello che tutti sanno ma che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare. Un sistema di potere fatto di raccomandazioni, favori a parenti, amici e ad amici di amici descritto in files che gli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri sequestrarono a casa di Sandra Santoni, capo di gabinetto dell'ex governatrice dell'Umbria Maria Rita Lorenzetti, nel settembre dello scorso anno. Intervista di Radio Radicale ad Andrea Maori
Nessuno è esente dal sistema: vi sono appunti che riguardano anche prelati come Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza Episcopale Umbra, e Monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze originario di Foligno.
Sta alla magistratura accertare l’eventuale responsabilità penale del contenuto dei files. Ci limitiamo a sottolineare, ancora una volta, come il sistema di potere ecclesiastico non abbia limiti di decenza: le raccomandazioni per i propri protetti si aggiungono a quel sistema che i Radicali, in solitudine, stanno denunciando da molti anni e ultimamente anche nelle iniziative sulla manovra economica in Parlamento (http://www.radicali.it/primopiano/20110830/manovra-economica-emendamenti-depositati-dai-radicali-al-senato). La Chiesa non si limita solo alla gestione di un miliardo di euro l’anno grazie all' 8 per mille, spesi soprattutto per pagare gli stipendi ai sacerdoti, costruire nuove chiese, finanziare i Tribunali della Sacra Rota, nonché le varie iniziative politico-culturali della Conferenza episcopale e la galassia di associazioni protagoniste della guerra al referendum sulla Legge 40 e contro Welby ed Englaro. No, il sistema è anche quello dell’esenzione dell’Ici per le attività commerciali del Vaticano o, come nel caso umbro, del finanziamento pubblico degli oratori parrocchiali.
Una voragine senza fine, di cui le “segnalazioni” sono solo apice di un sistema consolidato.
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