mercoledì 24 agosto 2011

Emergenza carceri: raggiunta la quota di senatori che determina la convocazione del Senato e, anche di diritto, art. 62 della Costituzione, la convocazione dell'altra Camera

A seguito della mobilitazione promossa dai Radicali, ieri sera, durante la trasmissione di radiocarcere, Marco Pannella ha annunciato che è stata raggiunta la quota di senatori che determina la convocazione del Senato e, anche di diritto, art. 62 della Costituzione, la convocazione dell'altra Camera. Si tratta di un primo successo dell'iniziativa radicale per ottenere un provvedimento di amnistia e indulto. In questo momento drammatico di emergenza delle carceri e di crisi estrema del sistema giustizia, riportiamo le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al convegno promosso dai Radicali che si tenne al Senato il 28 luglio scorso:

"A proposito delle scelte politiche e legislative: (…) Oscillanti e incerte tra tendenziale, in principio, depenalizzazione e "depenitenziarizzazione", e ciclica ripenalizzazione con crescente ricorso alla custodia cautelare, abnorme estensione, in concreto, della carcerazione preventiva. Di qui una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma, per la sofferenza quotidiana - fino all'impulso a togliersi la vita - di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate è quasi un eufemismo.
A proposito delle finalità costituzionali della pena: (…) Evidente in generale è l'abisso che separa la realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale sulla funzione rieducatrice della pena e sui diritti e la dignità della persona. E' una realtà non giustificabile in nome della sicurezza, che ne viene più insidiata che garantita, e dalla quale non si può distogliere lo sguardo (…)

Rivolgendosi alla Politica: (…) è fondamentalmente dalla politica che debbono venire le risposte. (…) non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria. Sappiamo che la politica, quale si esprime nel confronto pubblico e nella vita istituzionale, appare debole e irrimediabilmente divisa, incapace di produrre scelte coraggiose, coerenti e condivise.

Ma non sono proprio scelte di questa natura che ogni giorno di più si impongono, dinanzi alla gravità dei problemi e delle sfide che ci incalzano non solo nel campo cui si riferisce questo Convegno ma in altri non meno fondamentali? Non dovremmo tutti essere capaci di un simile scatto, di una simile svolta, non foss'altro per istinto di sopravvivenza nazionale?"

 

6 commenti:

  1. Siamo ormai abituati a vedere che la casta si muove soltanto in relazione ai consensi politici. l'unico uomo giusto in questa melma di ipocrisia, attento ai principi di legalità e di uguaglianza sembra essere Il Presidente della Repubblica il quale ha più volte invitato i parlamentari tutti a prendere scelte coraggiose ed anche impopolari. Non credo più nell'Italia e non credo più nella democrazia. l'esempio della politica italiana spinge gli uomini ad identificarsi soltanto con il Dio denaro nel totale disinteresse della collettività. Forza Marco, forza Radicali Forza Presidente.
    AMNISTIA, CLEMENZA, DIGNITA'.

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  2. Forza Marco sei una persona vera, unitamente a tutti i radicali italiani state lottando per un principio sacrosanto è cioè quello di dare dignità alla popolazione detenuta,non solo alla popolazione detenuti ma a tutti coloro i quali lavorano e operano all'interno degli istituti di pena,mi associo a tutte le iniziative intraprese dai Radicali Italiani.
    cordialmente
    Salvo Marini

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  3. Da detenuto in detenzione domicialiare da oltre 15 mesi un sentito e sincero GRAZIE MARCO per tutto quello che hai fatto e fai tutti i giorni per noi. La gratitudine è un sentimento molto forte, la mia nei tuoi confronti è al massimo. In carcere ci sono solo persone disperate, non ho mai incontrato una persona ricca, ci sono persone che non hanno nulla e per questo vengono messe incarcere per togliersi il "PROBLEMA", credo sia arrivato il momento di dire basta e di fare qualcosa di veramente civile e giusto affinchè che commette reati efferrati possa pagare il suo debito con la società vivendo in un luogo decente: Oggi vivono insieme ergastolani e piccoli ladruncoli non si riesce più a dividere le persone per gravità di reati, quelli con pene lunghe hanno bisogno di tranquillità non hanno necessità di essere privati delle più elementari necessità.Vorrei scrivere tanto della mia detenzione ma mi rendo conto che tu conosci, bene, tutte le angherie che il detenuto riceve quotidianamente. Ti lancio un grido di un padre di 4 figli di 63 anni che non ha più un lavoro, non ho una pensione e tutti i giorni devo provvedere a loro lo stesso, non mollare fallo per tutti noi indistintamente,sono molto icino al tuo partito ed a tutte le persone che con te collaborano per difendere i diritti dei più deboli. Sono a disposizione per qualsiasi necessità. Un grande e forte abbraccio.
    Samuele

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  4. grazie Marco sei un grande si deve fare qualcosa non si puo piu andare avanti cosi,i detenuti hanno diritti e non possono essere trattati peggio degli animali non oso immaginare con questo caldo come soffrono povera gente è disumano,forza amnistia subito

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  5. masera marzia29/08/11, 19:17

    mio fratello è stato arrestato nel febbraio 2010 col la custodia cautelare,è cominciato il processo ordinario a maggio 11 ,accusato nel 1995 da un collaboratore di giustizia,da li fece il nome di mio fratello fino 2008,senza prove,fu arrestato a lecco ,il collaboratore era il timbro del passaporto suo, secondo lui ogni timbro erano due o tre di kg.di cocaina venduta a mio fratello,e il PM ci crede !comunque ha fatto 1oo giorni in carcere, malato con una invalità del 100% l'hanno liberato dopo che l'ospedale san paolo reparto carcerario a milano ha confermato le patologie in cartella, messo agli arresti domiciliari ma lontano dalla lombardia, vive de solo in emilia-romagna a rischio per ischemie. il PM e il giudice potevano anche non arrestare mio fratello visto che il reato se è successo era vecchio,i C.C. non hanno trovato nulla la finanzia uguale, la prova certa non c'è.la custodia
    cautelare per un paese democratico non è giusta,la custodia cautelare la usano i PM per modellare i loro fascioli, fargli parlare,benefici ,come giocare al pongo ,poi processo abbreviato un processo farsa il PM e col suo probatorio ,e avvocato ,senza testi ,risponde sul probatorio ,un terzo meno della pena e rovinano i processi ordinario con i giudici e testi,dovrebbero tornare indietro, avvocati che discutono sul processo, con una arriga ,non solo pm col probatorio.grazie marco, sei grande curati, ci servi tu e il tuo partito.

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  6. Carlo Notti31/08/11, 20:47

    Caro MARCO ,

    insisti su questa strada e non farti fregare dalle promesse dei politicanti ...amnistia ed indulto ..e niente di meno + una riforma strutturale

    Grazie

    Carlo

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