Perugia, 20 lug. 011 - L'assessore regionale all'Ambiente e Territorio Silvano Rometti ha incontrato i rappresentanti del WWF Umbria, del Comitato No Tubo Umbria, del Mountain, Wilderness, e del CAI gruppo regionale Umbria che gli hanno ribadito le problematiche connesse al tracciato del metanodotto denominato "Rete Adriatica" proposto dalla
SNAM S.p.A..Il progetto del metanodotto interessa il territorio della regione Umbria per un tratto complessivo di oltre 100 Km, interessando il parco nazionale dei Monti Sibillini e alcuni Siti di Interesse Comunitario (SIC) e/o Zone di Protezione Speciale (ZPS). I rappresentanti delle associazioni e dei comitati intervenuti, hanno confermato all'assessore regionale le loro preoccupazioni in merito ai possibili impatti che il metanodotto in questione può comportare al vulnerabile ecosistema regionale, sia in fase di realizzazione che di esercizio, e le loro considerazioni in merito alle ricadute sociali ed economiche sulle popolazioni ed i territori interessati.L'Assessore Rometti ha ricordato che per i due tratti del metanodotto che interessano il territorio umbro, il Ministero dell'Ambiente, a seguito dei pareri espressi dagli uffici regionali a conclusione di un iter partecipativo, durato alcuni anni e che ha coinvolto tutti gli enti territoriali interessati, ha emanato i decreti di compatibilità ambientale per il tratto Sulmona-Foligno e Foligno-Sestino. I due decreti Ministeriali hanno recepito tutte le osservazioni e le prescrizioni espresse nel parere degli uffici regionali, prevedendo specifiche verifiche di ottemperanza alle osservazioni ed alle prescrizioni imposte che dovranno essere effettuate dalle amministrazioni territoriali locali e regionale.
L'Assessore Rometti ha inoltre ricordato che, la giunta regionale con propria deliberazione, si è riservata di esprimere il parere definitivo sul progetto in sede di Intesa Stato-Regioni, propedeutica al rilascio della definitiva autorizzazione dell'opera.
Rometti, pur confermando l'intenzione dell'Amministrazione regionale di non aderire al ricorso pendente presso la Commissione Europea, contro la realizzazione dell'opera, che sarebbe in totale contraddizione con quanto espresso precedentemente dalla Regione, a conclusione dell'incontro si è impegnato a farsi parte attiva con le altre regioni interessate dal tracciato (Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Toscana) per giungere ad una posizione unitaria da esprimere in sede di Conferenza Stato -Regioni, sede dove eventualmente l'opera potrà avere o no il via definitivo.
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