Dichiarazione di Claudia Sterzi segretaria dell' Associazione radicale antiproibizionisti e di Andrea Maori, riferimento di Perugia dell’Associazione radicale antiproibizionisti
In risposta alle dichiarazioni contenute nell'articolo di oggi, pubblicato su La Nazione, cronaca di Perugia, riteniamo necessario fare alcune precisazioni: l’Associazione radicale antiproibizionisti, che è fra i promotori dello spettacolo, non intende affatto esaltare l'uso della droga; al contrario, intende piuttosto aprire un dibattito sulle migliori strategie da utilizzare per limitare i danni che l'abuso e la dipendenza di droghe producono; come riconosce infatti la stessa nota di Forza Nuova, le politiche proibizioniste, condotte in Italia da decenni, e aggravate negli ultimi anni dal Dipartimento Politiche Antidroga diretto dal sottosegretario Giovanardi, non hanno avuto altro risultato che il forte incremento di domanda e offerta e l'arricchimento delle organizzazioni criminali che sul proibizionismo fondano la loro fortuna. E' gravemente errato, e sfiora la diffamazione, affermare che l'obiettivo delle forze antiproibizioniste sia liberalizzare la droga, l'obiettivo è quello di legalizzare il mercato, curare le tossicodipendenze nelle strutture preposte e non in carcere, fare luce ed informare in maniera corretta, senza terrorismi e pregiudizi, su sostanze ed effetti.Inoltre esiste una fondamentale differenza tra droghe pesanti e cosiddette droghe leggere, che poi sono una sola, cioè la canapa; una pianta tradizionalmente prodotta in Italia fino a pochi decenni fa, che non ha mai ucciso nessuno, a differenza anche di droghe legali (alcol - 20000 morti/anno; tabacco - 70000 morti/anno), che non genera dipendenza, come riportato anche da siti certamente non antiproibizionisti, per esempio, quello della Comunità di San Patrignano.
Lo spettacolo in questione, Ragazza in erba, porta, inseriti in una forma artistica quale il teatro, dati e riflessioni che non possono spaventare nessuno se non chi dalle politiche proibizioniste trae guadagni e potere; l'informazione e il dibattito pubblico non possono essere altro che salutari, e, per questo, ringraziamo il Comune che ha dato il suo sostegno dimostrando apertura culturale e volontà di dialogo.
"Identità proibite" è una rassegna che affronta i temi della libertà: libertà dai comportamenti omofobi e dai comportamenti repressivi su scelte individuali. Nel mese dedicato alla lotta all'omofobia, dispiace ritrovarsi a polemizzare su questioni che nulla hanno a che fare con un sano e civile confronto
Oggi 23 maggio dopo la replica a mezzo stampa su "La Nazione" a firma di Michele Nucci in merito alla dichiarazione del Sindaco Boccali e sentito l' ufficio dell' Assessore Pesaresi, possiamo affermare che il Primo Cittadino non ha assolutamente redarguito l' Assessore Pesaresi e che il suo comunicato è stato "stravolto" nella messa in scrittura.
RispondiEliminaCi auguriamo che il Sindaco e l' Assessore possano continuare a promuovere iniziative sociali di confronto e condivisione come la rassegna Identita' Proibite appena conclusa e che ha visto una grande partecipazione della cittadinanza.
Patrizia Stefani, Presidente del Circolo Arcigay-Arcilesbica Omphalos Perugia
Giampietro Bucciarelli, Presidente comitato provinciale Arcigay Perugia