Il Consiglio Comunale di Perugia nei giorni scorsi ha approvato una delibera che istituisce e regolamenta il Registro delle Dichiarazioni per la Libertà di Cura, prima fase della messa in atto delle linee guida che la Commissione sul Testamento Biologico ha consegnato all’amministrazione e che ora attendono una completa attuazione.
Si tratta di un ulteriore passo verso l’attuazione piena del Registro per la Libertà di Cura che non è altro che quella di offrire un servizio ai cittadini – iniziata con il deposito da parte dei Radicali di una petizione con centinaia di firme di cittadini perugini - che intendono dichiarare dove sono conservate le loro direttive riguardanti la cura ed i trattamenti a cui intendono essere sottoposti utile anche a chi ha già depositato da tempo i propri documenti presso notai, avvocati o fiduciari.
Diamo atto al Consigliere Tommaso Bori di aver svolto un ottimo lavoro consiliare come presidente della Commissione consiliare sul Testamento Biologico che ha approvato le linee guida che hanno portato all’istituzione del registro. Condividiamo le sue preoccupazioni – espressa con un’interrogazione alla Giunta comunale - perché la delibera non venga affossata in fase di attuazione degli adempimenti burocratici.
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