Lo sciopero della fame avviato dall’On. Maria Antronietta Farina Coscioni per denunciare il ritardo del Ministro Tremonti nell’approvare i nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) e riaggiornare il Nomenclatore degli ausili e delle protesi (fermo al 1999) per i malati con disabilità pone l’accento, attraverso questa incisiva e nonviolenta iniziativa, sull’inerzia del governo e sullo scaricabarile tra ministri (la procedura sarebbe ferma al Ministero di Tremonti dal Febbraio scorso, consegnata dal Ministro della Salute Fazio) nei confronti di problematiche che riguardano i diritti assistenziali dei pazienti affetti da SLA e dei cittadini in generale.
L’On. Farina Coscioni chiede, giustamente, anche una soluzione omogenea e uniforme per tutto il territorio nazionale al problema dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio e dell’assistenza domiciliare per le disabilità di alta complessità.
In un paese civile questi capitoli normativi e queste voci di spesa così importanti per il mantenimento di un’adeguata assistenza sanitaria non dovrebbero neanche essere sottoposti a una valutazione di congruità economica, con il rischio di inserirli nell’ambito dei già gravosi e inopportuni tagli della finanziaria alla sanità, ma dovrebbero essere aggiornati e riformati automaticamente , accompagnati da un’adeguata copertura finanziaria.
Alla coraggiosa parlamentare del Partito Radicale eletta nel Partito Democratico va tutta l’approvazione e il sostegno morale del Dipartimento regionale Sanità del PD umbro, con l’auspicio che la sua battaglia, cui si associa tutto il Partito Democratico, induca chi ci governa a recedere da una politica che con i suoi ritardi e le sue omissioni lede il diritto costituzionale dei cittadini alla salute.
Dott.Attilio Solinas
Responsabile Dipartimento regionale Sanità Partito Democratico dell’Umbria
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