Non crediamo serva a nessuno, e tanto meno alle donne e agli uomini che con onestà, serietà e intelligenza svolgono quotidianamente il loro lavoro nella Polizia di Stato, un comunicato come quello diramato dall’ufficio stampa del SAP di Terni in cui insieme al livore e alla preoccupazione per un possibile ritorno in città di Oreste Scalzone si esprimono gratuitamente toni spregiativi nei confronti del deputato radicale Sergio D’Elia, eletto nelle liste della Rosa nel Pugno.
Riteniamo sia inqualificabile considerare solo come ex terrorista D’Elia, che, ci preme sottolineare, ha interamente pagato i suoi trascorsi, e non, invece, come un uomo, tra l’altro mai macchiatosi di sangue, che ha rivisto lucidamente la propria storia, facendo duramente i conti con il proprio passato e con i propri errori, e che soprattutto ha consapevolmente scelto da oltre un ventennio la via della nonviolenza impegnandosi in prima persona contro la pena di morte nel mondo e dando vita all’associazione Nessuno tocchi Caino, i cui meriti sono ampiamente apprezzati e riconosciuti da tutti, al di là degli orientamenti, da numerosi premi Nobel e da personalità di rilievo internazionale. Non si capisce, pertanto, perché dovrebbe rassegnare le dimissioni proprio un uomo la cui vicenda può anzi essere ritenuta esemplare di un percorso di maturazione e cambiamento.
D’Elia non solo ha manifestato e manifesta, più di tanti altri, un grande rispetto per la democrazia ma onora il dettato costituzionale rappresentando un’autentica risorsa per il nostro Parlamento.
Francesco Pullia, Membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani
Tommaso Ciacca, Segretario Centro di Iniziativa Radicale, Perugia
Nessun commento:
Posta un commento